Una specie è definita alloctona quando la sua presenza in un determinato luogo è stata causata dalle attività umane.

Per miliardi di anni è stato difficile per molti organismi animali e vegetali percorrere lunghe distanze ed insediarsi in nuove aree geografiche: gli spostamenti erano limitati dalla presenza di ostacoli di diversa natura.

Gli animali terrestri erano ostacolati da montagne, fiumi e dall’assenza di ponti di terra tra due territori separati dal mare; viceversa gli organismi acquatici erano spesso ostacolati dall’inesistenza di collegamenti diretti tra diversi mari, fiumi e laghi.

Nonostante tutti questi ostacoli siano ancora oggi presenti, esiste un elemento in grado di collegare ambienti fra loro molto lontani: l’uomo.

Ogni giorno milioni di mezzi trasportano persone o merci per raggiungere mete anche molto distanti dal luogo di partenza. All’interno di questi mezzi è facile che siano presenti animali o piante indesiderate e che questi vengano trasportati accidentalmente come passeggeri .

Fortunatamente la maggior parte di questi muore una volta raggiunta la nuova località. Una piccola parte, però, riesce a sopravvivere, a riprodursi dando vita ad una nuova popolazione che non sarebbe mai arrivata se non a causa dell’uomo.

Vediamo adesso alcune delle specie di artropodi alloctoni che possiamo trovare in Italia.

Insetti alloctoni

Acizzia jamatonica

Aedes albopictus

La famosa zanzara tigre. Il primo ritrovamento in Europa risale al 1979 in Albania. In Italia arrivò invece a Genova nel 1990 tramite un carico di pneumatici usati provenienti dagli Stati Uniti.

Questa specie in realtà è originaria del sud-est asiatico e, a causa del commercio e dei mezzi di trasporto, si è diffusa praticamente in tutto il mondo.

Anoplophora chinensis

É un coleottero Cerambycidae proveniente dal Giappone.  È stato trovato per la prima volta in Italia nel 2000, a Parabiago, in Lombardia.

Probabilmente è arrivato sottoforma di larva all’interno del legno di piante vive o pallets.

Blattella germanica

(Foto: Lmbuga / CC BY-SA)

Cacopsylla fulguralis

Cacyreus marshalli

La farfallina dei gerani è originaria dell’Africa meridionale ed è arrivata in Europa nel 1990. In particolare giunse, in forma di uova o larve, in Spagna a causa dell’importazione di gerani africani.

(Foto: Hectonichus / CC BY-SA)

Camponotus atriceps

(Foto: AntWeb. Version 8.41. California Academy of Science, online at https://www.antweb.org. Accessed 19 August 2020.)

Cardiocondyla wroughtonii

(Foto: April Nobile / © AntWeb.org / CC-BY-SA-3.0)

Ceroplastes spp.

(Foto: Giuseppina Pellizzari, Faculty of Agriculture, Dept.Entomology, Bugwood.org / CC BY)

Diabrotica virgifera virgifera

Conosciuta come diabrotica del mais, è un coleottero Chrysomelidae proveniente da Canada e Stati Uniti.

Nel 1998 venne ritrovato vicino Venezia, in seguito sì è diffuso in tutto il nord Italia.

Crea danni alle colture di mais.

Dolichoderus thoracicus

Dryocosmus kuriphilus

Originario della Cina, ha colonizzato diversi paesi come Giappone, Corea, Francia, Slovenia, Svizzera e Italia.

Questo imenottero è considerato la specie più dannosa a livello mondiale per gli alberi di castagno. Per controllarne la popolazione è stata introdotta, con ottimi risultati, Torymus sinensis, un suo “parassita” naturale.

(Gyorgy Csoka, Hungary Forest Research Institute, Bugwood.org / CC BY)

Halyomorpha halys

Chiamata comunemente cimice asiatica, è arrivata in Italia nel 2012, e il primo esemplare è stato trovato nella provincia di Modena.

Ha un apparato boccale di tipo pungente-succhiatore con il quale si nutre della linfa delle piante: la sua saliva causa la necrosi del tessuto vegetale in prossimità della puntura rendendo molti frutti inadatti alla vendita.

Harmonia axyridis

È originaria dell’Asia.

In Italia le prime segnalazioni di questa specie risalgono al 2006 a Torino.

Questa specie compete con altre specie autoctone ed è quindi causa della riduzione della biodiversità.

Possono in oltre creare danni alla produzione del vino rilasciando emolinfa sull’uva.

Hierodula sp.

In Italia sono presenti due specie diverse provenienti dall’Asia, Hierodula tenuidentata e Hierodula patellifera, entrambe diffuse nel nord Italia.

Icerya purchasi

La cocciniglia cotonosa solcata è originaria dell’Australia e si è diffusa in tutto il mondo nel XIX secolo. In Italia, in particolare, è stata introdotta del 1901 a Portici (Napoli).

È un insetto fitofago in grado di danneggiare, anche gravemente, le colture di agrumi.

Storicamente ha avuto un’importanza notevole: è la prima specie di parassita su cui è stata applicata la lotta biologica. A tale scopo venne introdotta Rodolia cardinalis, una coccinella australiana che preda attivamente Icerya purchasi.

(Foto: Vijay Cavale http://www.indiabirds.com / CC BY-SA)

Lasius neglectus

(Foto: April Nobile / © AntWeb.org)

Leptoglossus occidentalis

(Foto: Didier Descouens / CC BY-SA)

Macrohomotoma gladiata

Metcalfa pruinosa

(Photo by Didier Descouens)

Paratrechina bourbonica

Vespoidea

Paratrechina longicornis

Periplaneta americana

(Photo by Gary Alpert)

Pheidole megacephala

(Foto: April Nobile / © AntWeb.org)

Pheidologeton affinis

Pheidologeton diversus

Phoracanta semipunctata

(Foto: dhobern / CC BY)

Rhynchophorus ferrugineus

Il punteruolo rosso delle palme. È originario delle foreste tropicali della Malesia e dell’Asia ed è comparso per la prima volta in Italia tra il 2004 e il 2005 in Toscana per poi espandersi in tutto il territorio.

Il suo ciclo vitale è completamente legato alle diverse specie di palma. In Italia è dannosa quasi esclusivamente per Phoenix canariensis, la palma delle Canarie (tra l’altro si tratta anch’essa di una specie alloctona).

È arrivato nel nostro paese dall’Egitto (altro paese in cui il punteruolo rosso è una specie alloctona) tramite il commercio poco controllato di palme a scopo ornamentale.

(Muséum de Toulouse / CC BY-SA)

Ricania speculum

(Foto: Hectonichus / CC BY-SA)

Rodolia cardinalis

Una coccinella australiana introdotta nel XIX secolo per controllare Icerya purchasi. Oggi è diffusa quasi in tutto il mondo.

(Foto: Katja Schulz from Washington, D. C., USA / CC BY)

Scaphoideus titanus

(Foto: Yerpo / CC BY-SA)

Sceliphron caementarium

(Foto: Muséum de Toulouse / CC BY-SA)

Scyphophorus acupunctatus

(Foto: Cute Little Sweet Rainbow Stag Beetles / CC BY-SA)

Supella longipalpa

Tapinoma melanocephalum

Technomyrmex albipes 

(April Nobile / © AntWeb.org)

Technomyrmex elatior

(Foto: Shannon Hartman / © AntWeb.org / CC-BY-SA-3.0)

Thaumastocoris peregrinus

(Foto: Junkyardsparkle / CC0)

Trichopoda pennipes

(Foto: Yerpo / CC BY-SA)

Torymus sinensis alloctona

Torymus sinensis

É un imenottero parassitoide appartenente alla famiglia Torymidae, originario della Cina.

È stato introdotto in diversi paesi per la lotta biologica contro Dryocosmus kuriphilus con risultati eccezionali. È un parassitoide, quindi depone le uova nelle galle di D. kuriphilus affinché le future larve possano nutrirsi della larva all’interno.

Specie alloctona

Tyria jacobaeae

(Foto: Ben Sale from UK / CC BY)

Vespa velutina

Origine: Cina

Prima segnalazione in Italia: Liguria (2012)

Miriapodi alloctoni

Oxidus gracilis

É un piccolo millepiedi arrivato in Italia nel terriccio delle piante da vivaio. Si è diffusa in tutto il mondo, ma si pensa sia originario del Giappone.

(Foto: JCoelho / CC BY)

Crostacei alloctoni

Callinectes sapidus

Origine: Oceano Atlantico

Prima segnalazione nel Mediterraneo: Grado (GO), 1949

(Photo from the Children’s Museum of Indianapolis)

Ocypode cursor

È l’unica specie appartenente alla famiglia Ocypodidae presente nel Mediterraneo. È diffusa lungo le coste africane bagnate dall’Oceano Atlantico meridionale e le coste orientali del Mediterraneo.

Di recente sono stati trovati esemplari in Sicilia, in Puglia e in Calabria.

Percnon gibbesi

Origine: coste dell’America meridionale e settentrionale che si affacciano sull’oceano Atlantico

Prima segnalazione nel Mediterraneo: isola di Linosa, 1999

Portunus spp.

Procambarus clarkii

Origine: America del Nord

Prima segnalazione in Italia: Piemonte, 1989

Renifer aniarum

Si tratta di un parassita di diverse specie di serpenti, tra cui Natrix natrix.

Aracnidi alloctoni

Argiope trifasciata

Hasarius adansoni

(Foto: Nhobgood Nick Hobgood / CC BY-SA)

Macrothele calpeina

Ostearius melanopygius

Steatoda nobilis

.

Purtroppo la lista di specie di artropodi alloctoni è ancora molto lunga, col tempo cercherò di renderla il più completa possibile! 

Se conoscete qualche altra specie, per qualunque osservazione o pensiero vi invito a scrivere un commento.

Buona giornata!

References

Bella, S., & Rapisarda, C. (2014). New findings in Italy of the recently introduced alien psyllid Macrohomotoma gladiata and additional distributional records of Acizzia jamatonica and Cacopsylla fulguralis (Hemiptera Psylloidea). Redia97(0), 151–155. Retrieved from https://journals-crea.4science.it/index.php/redia/article/view/1040

Jucker, C., Regalin, R., & RIGATO, F. (2008). Exotic ant records from Italy (Hymenoptera, Formicidae). Bollettino Di Zoologia Agraria e Di Bachicoltura40(99–107).

Laudonia, S., & Sasso, R. (2012). The bronze bug Thaumastocoris peregrinus: a new insect recorded in Italy, damaging to Eucalyptus trees. Bulletin of Insectology65(1), 89–93. Retrieved from http://www.bulletinofinsectology.org/pdfarticles/vol65-2012-089-093laudonia.pdf

Santoro, M., Tkach, V. V., Mattiucci, S., Kinsella, J. M., & Nascetti, G. (2011). Renifer aniarum (Digenea: Reniferidae), an introduced North American parasite in grass snakes Natrix natrix in Calabria, southern Italy. Diseases of Aquatic Organisms95(3), 233–240. https://doi.org/10.3354/dao02365


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50 Artropodi alloctoni in Italia — Nessun commento

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